The first time I was asked to teach was in 2010. I felt both scared and happy.
Looking in the mirror, I asked myself: am I good enough?
The first time I was asked to teach was in 2010. I felt both scared and happy. Looking in the mirror, I asked myself: am I good enough? I asked myself that same question again when Gilberto and Leica Akademie Italia contacted me to bring my workshop back to the Akademie.
I started wondering: how many people could really care about car photography?
Then, revisiting the texts I’ve written over the years for talks and presentations – on both portraiture of people and of cars – I realised that, in the end, mine is a workshop about the fundamentals of photography applied to inanimate subjects. That’s why I’ve always described myself as a portraitist, of both people and cars.
Testing hard light at Museo Nicolis during “Slow Shutter, Fast Cars”.
This experience begins with a summary of my own story. The journey of an individual and his path through the world of visual arts, and the choice, conscious in this case, to use photography as a form of art. I’m finally happy to have introduced, for the first time (even briefly), my text Feel the Light within the workshop.
It’s a personal thesis, something I’ve been writing for years, about my theory that, through both conscious and unconscious experiences, we can find a unique and authentic creative language.
Framing practice - Museo Nicolis - Leica Akademie
It was wonderful to share all of this with the participants, who had the chance to engage with both theory and practice in one of the most beautiful car museums in the world: Museo Nicolis. A heartfelt thank you to Thomas and Silvia Nicolis, who welcomed me into their home and kindly made their pazzesca collection of cars available. If you’re ever near Verona, I highly recommend visiting it. Last but not least, I’d like to thank Gilberto and Leica Akademie Italia for encouraging me and giving me the opportunity to revisit this important part of my career, one I truly care about.
Work review - Museo Nicolis - Leica Akademie
Introducing Feel The Light - Museo Nicolis - Leica Akademie
Slide on Framing - Museo Nicolis - Leica Akademie
I believe that when you carry a lot of life behind you, and your baggage of experience and knowledge starts to feel too heavy, there’s a risk of bending under the weight of greed and personal pride, two dangerous traps for a sensitive soul like mine. So, what better remedy than sharing?Passing on what you’ve learned might be the noblest and most liberating gesture one can make.And that’s exactly what I’ll try to do, in my own small way, every time I have the chance.
As always: with love and respect, Def.
PS: continua a scrollare per la versione in Italiano.
La fotografia e la condivisione: il mio ritorno alla Leica Akademie.
La prima volta che mi è stato chiesto di insegnare è stato nel 2010. Rimasi, allo stesso tempo, impaurito e felice. Guardandomi allo specchio, mi chiesi: sarò all’altezza? È la stessa domanda che mi sono nuovamente fatto quando Gilberto e la Leica Akademie Italia mi hanno contattato per chiedermi di riportare alla Akademie il mio workshop.
Ho riflettuto e pensato: ma a quante persone potrà importare la fotografia di automobili?
Poi, riprendendo in mano i testi dei talk scritti negli anni e le presentazioni dei passati workshop di ritratto di persone e ritratto di automobili, mi sono reso conto che alla fine il mio è un workshop di fondamenti di fotografia applicata al soggetto inanimato. Per questo ho sempre detto di essere un ritrattista sia di auto che di persone. In questa esperienza tutto parte con un riassunto della mia storia.
Il viaggio di un individuo e del suo percorso nel mondo delle arti visive, e la scelta - in questo caso consapevole - dell’utilizzo della fotografia come forma d’arte. Finalmente sono felice di aver introdotto per la prima volta (anche se in forma breve) il mio testo Feel the Light all’interno del workshop. È una mia tesi personale, un testo che scrivo da diversi anni, sulla mia teoria di come, grazie alle esperienze consce e inconsce, possiamo trovare un linguaggio creativo unico e autentico.
È stato bellissimo condividere tutto questo con i partecipanti, che hanno avuto modo di conoscere la teoria e fare pratica con la tecnica in uno dei musei di automobili più belli al mondo: il Museo Nicolis. Voglio ringraziare tanto Thomas e Silvia Nicolis, che mi hanno ospitato a casa loro, mettendo gentilmente a disposizione la loro pazzesca collezione di automobili. Vi consiglio vivamente di andare a visitarla se passate dalle parti di Verona.
In ultimo, ma non per importanza, vorrei ringraziare Gilberto e Leica Akademie Italia per avermi spronato e dato questa occasione per riprendere anche questo importante filone della mia carriera, uno a cui tengo molto. Credo che, quando si ha tanta vita alle spalle e il bagaglio di esperienza e conoscenza inizia a farsi troppo pesante, si rischi di curvarsi sotto il peso dell’avarizia e dell’orgoglio personale, due trappole pericolose per un animo sensibile come il mio.
E allora, quale miglior rimedio se non la condivisione? Trasmettere ciò che si è imparato è forse il gesto più nobile e liberatorio che si possa fare. Ed è proprio quello che cercherò di fare, nel mio piccolo, ogni volta che ne avrò l’occasione.